11/01/2019

Google e il mondo, quante distorsioni

Fonte: RomaSette del 06/01/2019 – Rubrica Pianeta Giovani a cura di Tonino Cantelmi

Se interrogassimo Google sul tema “Giovani e 2019” che cosa ci predirrebbe, secondo voi, la tecnofonte degli oracoli digitali? Io ho provato a farlo proprio nel primo giorno del nuovo anno, subito dopo i canonici festeggiamenti di San Silvestro. Le prime quattro/cinque pagine di Google sono tutte completamente colonizzate da notizie, video e link riguardanti “Sanremo giovani”.

Due sole notiziette infiltrate: L’Eco di Bergamo, che fa la conta dei giovani bergamaschi finiti in coma etilico, con il solito sermone moralistico, che nessun prete peraltro si sognerebbe di fare, sulla deriva della gioventù di oggi, e finalmente una notizia della Stampa che titola “Giovani e formazione: così si combattono le incognite del 2019”, nella quale comunque si affrontano le ansie dei giovani, ma anche le possibili risposte virtuose. Insomma l’oracolo tecnodigitale è piuttosto desolante: il pianeta giovani è spiaccicato sui temi canori sanremesi e su null’altro. Sembra che il mondo dei giovani coincida con Sanremo giovani 2019. È la dittatura degli algoritmi di Google.

Ma scorrendo le pagine pian piano si affacciano altri 2 temi. Il primo: la 31ma edizione di Eucys, il concorso dell’Unione europea per giovani scienziati (appuntamento prestigioso voluto dalle istituzioni di Bruxelles per ragazzi dai 14 ai 20 anni), che è una vera iniezione di ottimismo e fiducia verso le nuove generazioni. Il secondo: l’allarmato annuncio della piattaforma “Giovani e media” che individua come tema centrale per il biennio 2018–2019 i rischi legati alla sessualità su internet. Leggendo il report della piattaforma veniamo sommersi da cybergrooming, sextortion, sexting, pornografia e pedopornografia e tanto altro di molto triste.

Il sito dell’Aise (Agenzia internazionale stampa estero) ci informa che nel bilancio 2019 la Ue ha stanziato più fondi per “giovani e innovazione”, binomio interessante per il futuro dell’Europa. E infine l’agenzia Sir lancia la notizia di una nuova piattaforma, “stavoltavoto.it”, gestita da giovani tra i 18 e i 30 anni e rivolta ai 50 milioni di coetanei europei per invitarli alla partecipazione attiva al prossimo voto per il rinnovo del Parlamento europeo con l’obiettivo di difendere la democrazia. Molto a seguire, abbiamo notizia del “Percorso giovani 2018–2019” del Centro per la pastorale giovanile vocazionale di Como. Insomma, se il mondo fosse quello disegnato da Google, almeno per l’Italia, la situazione giovani potrebbe essere riassunta così: musica pop (tanta davvero), qualche allarmismo (alcol e internet), qualche investimento da parte dell’Europa (con un po’ di mobilitazione dei giovani) e un pizzico (ma proprio piccolo) di ricerca di senso. Eppure il pianeta giovani non è così. Gli algoritmi di Google distorcono in modo grave e fazioso la realtà. Il pianeta giovani descritto da Google non solo è deformato, ma è grottesco e ingiusto e noi non siamo capaci di dar voce alle istanze vere del mondo giovanile.