12/10/2012

Lo psichiatra: ecco come si è ingannato da solo

orriere della sera 07/10/2012 -  Il Corriere della Sera intervista il Prof. Tonino Cantelmi sulla personalità di Paolo Gabriele “A volte si e vittima di pattern comportamentali di autoinganno: in altri termini inconsapevolmente possiamo mentire a noi stessi ed alimentare autoinganni che ci aiutano a tollerare il dolore o a giustificare comportamenti dannosi con argomentazioni apparentemente  ideali. Tanto più abbiamo aree di immaturità e di inconsapevolezza, tanto più possiamo subire forme di autoinganno”.

ROMA – Professor Tonino Cantelmi, lei ha svolto una perizia psichiatrica su Gabriele che poi la difesa non ha voluto produrre nel dibattimento: anche prima della lettura della sentenza, Gabriele ha rivendicato che la sua attività era dettata dall’estremo amore per la Chiesa e per il Pontefice, non una parola sui danni provocati. Che tipo di personalità è? «A volte si e vittima di pattern comportamentali di autoinganno: in altri termini inconsapevolmente possiamo mentire a noi stessi ed alimentare autoinganni che ci aiutano a tollerare il dolore o a giustificare comportamenti dannosi con argomentazioni apparentemente  ideali. Tanto più abbiamo aree di immaturità e di inconsapevolezza, tanto più possiamo subire forme di autoinganno». Lei ha scritto nella sua perizia che Gabriele è suggestionabile: forse tutti gli essere umani sono plasmabili in base ad esperienze di vita ed incontri. Chi e un soggetto suggestionabile dal punto di vista clinico? «Le persone suggestionabili sono troppo dipendenti dagli stimoli esterni. Un potente fattore di suggestionabilità è la ricerca di conferme dall’esterno, di considerazione. Legare la stima in se stessi alle attenzioni o all’importanza che riceviamo o pensiamo di ricevere è alla base di una forma di suggestionabilità e di contesto- dipendenza che può condizionare fortemente il nostro agire». Era dal 2006 che Gabriele «archiviava» carte: cosa ha fatto scattare la sindrome Assange, secondo lei? Perche Gabriele passa da un’attività «coperta» ad una «scoperta», mettendosi in contatto con un giornalista, addirittura rivendicandolo in tv sia pure camuffato? Lei ha trovato il fattore scatenante di questa metamorfosi?  «Alcune trasformazioni del comportamento di una persona possono essere legate alla necessità di soddisfare una sorta di «comportamentale, anche sulla interpretazione soggettiva di stimoli ambientali, letti come significativi». Lei non ritiene che, Gabriele si sia mosso in realtà in modo molto abile, sia durante l’istruttoria che durante il processo: lei non pensa che la sua ottima tenuta psicologica possa far pensare ad una soggetto addirittura«addestrato», cioè abituato da lunghi anni a dissimulare in modo professionale. Gli sono stati, somministrati test che verificassero questo aspetto? «Come e stato già riportato nei documenti pubblicati, la valutazione psicodiagnostica e clinica ha evidenziato piuttosto una personalità caratterizzata dal bisogno di riconoscimento e dunque suggestionabile, cioè manipolabile anche in modo inconsapevole. Credo alla sincerità di Gabriele e persino alla sua straordinaria ingenuità. L’apparente contraddizione tra un suo autentico amore per la Chiesa ed un comportamento palesemente traditore si risolve proprio nella personalità fragile e bisognosa di riconoscimento e nei suoi pattern di autoinganno».