21/01/2019

Per il benessere dei figli serve l’armonia dei genitori

Fonte: RomaSette del 21/01/2019

l benessere dei figli è direttamente proporzionato all’armonia dei genitori. Spesso le preoccupazioni, gli impegni lavorativi e genitoriali fanno sì che il rapporto di coppia venga trascurato e messo a dura prova. Ma come conciliare il “mestiere” di genitore con il ruolo di coniuge? La risposta è racchiusa in “I nostri figli ci guardano” il nuovo libro di Claudio Gentili e Laura Viscardi, sposati da 39 anni e fondatori, nel 2004, del Centro di formazione Betania, luogo in cui chi ha problematiche di relazione, sia di coppia che di rapporti conflittuali con i figli, riceve accoglienza e supporto.

coniugi gentiliIl volume, secondo di una quadrilogia sul metodo Betania, è stato presentato ieri sera, domenica 20 gennaio, nel corso dell’incontro “Figli connessi e padri senza campo” svoltosi presso Casa San Bernardo. «Il primo figlio della coppia è la coppia stessa» è stato più volte ribadito durante la serata moderata da Emma Ciccarelli, presidente del Forum famiglie del Lazio. Il libro, edito da San Paolo si concentra sul rapporto genitori figli ed è diviso in tre parti. La prima è una lectio divina con linguaggio post moderno sul capitolo 3 del libro della Genesi, che rappresenta anche la seconda tappa del percorso Betania.

don paolo gentili«I figli leggono nel cuore dei genitori – ha affermato Laura –. Vedono ciò che sono realmente nel bene e nel male. Per questo più di tanto non si può barare ma lavorare su se stessi facendo un cammino di crescita» partendo dal riconoscere quello che nel libro è definito “l’inquinamento originale” vale a dire l’egolatria, il «peccato delle origini che si trasmette di generazione in generazione se non viene guarito dalla grazia» ha aggiunto don Paolo Gentili, fratello di Claudio e direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei.

Per comprendere se la strada intrapresa è quella giusta, il vescovo ausiliare Paolo Lojudice invita a guardare «gli occhi dei bambini» i primi a soffrire se manca l’armonia tra mamma e papà. «Vi auguro di incrociare sempre quegli occhi portatori di vivacità» ha aggiunto rivolgendo un pensiero ai bambini morti «nell’ennesima tragedia che si è consumata in mare».

La seconda parte del libro è invece dedicata alle storie di coppie ascoltate in 14 anni durante i laboratori psico-spirituali del Centro di formazione. Storie di amori difficili o fragili e di rapporti tesi tra genitori e figli, esperienze di crisi ma soprattutto di rinascita e riappacificazione. Problematiche che a volte affondano le radici nella famiglia di origine e che vengono riversate sui figli. «La cosa importante da comprendere è che i figli non sono la copia dei genitori – ha spiegato Claudio Gentili – è sbagliato creare con loro rapporti di tipo fusionale».

In Italia, ha ricordato, il 61% delle separazioni nascono proprio dalle ingerenze delle famiglie di origine. La terza parte del libro, infine, è dedicata alla Dottrina sociale della Chiesa «un faro per illuminare le storie familiari» ha rimarcato Gentili. A tal proposito monsignor Andrea Manto, direttore del Centro per la pastorale familiare del Vicariato, ha ribadito che non è possibile «essere latitanti, è necessario approfondire con una progettualità nuova la Dottrina sociale, grande orfana dall’azione pastorale laicale, per costruire legami di solidarietà».

Per Tonino Cantelmi, medico psichiatra e psicoterapeuta, oggi «i figli non parlano più con i genitori perché sono questi ultimi a non parlare abbastanza perché lontani, presi da tante cose e arrabbiati». Per affrontare le sfide quotidiane e le scelte che le famiglie sono chiamate a prendere l’esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia rappresenta «lo spartiacque» per Gianluigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari secondo il quale è necessario «raccontare la bellezza di ciò che si vive ogni giorno. Questo è un tempo denso di opportunità per farlo, abbiamo una partita da giocare». Gli ha fatto eco la moglie, Anna Chiara Gambini, secondo la quale bisogna testimoniare questa bellezza «facendone sentire il profumo».
Fonte: Roma Sette