29/04/2011

Settimana delle Scienze Educative - Roma, 4 maggio 2011

Il primo dibattito è dedicato alla formazione degli insegnanti: “Il ritorno delle virtù: riflessioni, valori e prospettive nella formazione degli insegnanti”, presso l’Università degli Studi Roma Tre Aula Magna. Al Convegno interverrà anche il prof. Cantelmi con la relazione dal titolo “La sfida educativa nell’era tecnoliquida: i Nativi Digitali”.

Il ritorno della virtù: per una costruzione condivisa La settimana delle SCIENZE EDUCATIVE si aprirà il 4 maggio e teminerà il 7 maggio.  Leggi tutto il programma Il primo dibattito è dedicato alla formazione degli insegnanti: “Il ritorno delle virtù: riflessioni, valori e prospettive nella formazione degli insegnanti” Presso l’ Università degli Studi Roma Tre  Aula Magna Via Ostiense, 159  00154 Roma  Ore 09.00 – 13.00 Al Convegno interverrà anche il prof. Cantelmi con una relazione dal titolo “La sfida educativa nell’era tecnoliquida: i Nativi Digitali”. Altri interventi: Prof. Guido Fabiani – Prof. Gaetano Domenici Prof. Anna Maria Favorini – Prof. Giampiero Gamaleri Prof. Roberto Cipriani – Prof. Francesca Brezzi– Prof. Raffaele Pozzi. Nella cultura post-industriale il paradigma della virtù sembra essere stato dimenticato e ciò, in parte, era stato anticipato dal libro di R. Musil “L’uomo senza qualità”. I cultori del sospetto e la psicologia postmoderna non hanno contemplato la virtù come un valore bensì, spesso, l’hanno ridotta ad una forma di sottomissione nei confronti dei tabù sociali, operanti nella coscienza del soggetto. La categoria della virtù è stata progressivamente circoscritta dalla mentalità attuale nella sfera della giustizia, a sua volta “riduttivamente” intesa dagli attori sociali. Qualche tentativo di riflessione sulla virtù, ad opera di autori come Mc Intyre, sembra non risultare efficace perché questo concetto è tendenzialmente estraneo alla società odierna culturalmente frammentata, religiosamente secolarizzata ed eticamente flessibile. Questi studiosi, peraltro, hanno cercato di superare una concezione statica e normativa della virtù e hanno sottolineato un carattere maggiormente evolutivo dell’esperienza morale. Nel contesto sociale contemporaneo è sempre più difficile educare a un modello virtuoso di umanità e di convivenza a causa della preminenza dell’imperativo tecnico-scientifico sulla metafisica, del relativismo dei valori sui codici unici e del condizionamento – quasi una seduzione – delle realtà virtuali e mass mediatiche sul patrimonio etico tradizionale. Le agenzie e gli agenti di socializzazione, come i genitori, gli insegnanti, gli educatori e quanti operano nel sociale, si devono costantemente misurare con la complessa e urgente sfida di una formazione pedagogica e socio-psicologica delle nuove generazioni con la finalità di far ri-trovare e ri-scoprire loro i sentieri della virtù e promuovere la possibilità di interiorizzare il principio ordinativo della “vita buona”. programma-prof-cantelmi