08/01/2008

Tra furbizie e pretese

Tra furbizie e pretese pubblicato su Avvenire del 06.01.2008, pag. 33 di Gianni Gennari

lupus in pagina Rosso Malpelo avvenireLogo_Avvenire

Fuori luogo. 'Liberazione' ce l’ha sempre con preti e Chiesa, ma è strano che, se servono, li esibisca come trofei. Di recente segnalavo qui il record di 4 o 5 pezzi a firma di preti in uno stesso giorno, e venerdì, prima pagina, un prete propone una 'moratoria' liturgica: «Caro Benedetto, sospendiamo l’Epifania»! Motivazione nobile, «due clochard morti per il freddo a Roma», sentimenti giusti, ma l’idea – «oggi solo messe funebri» – pare strana, e la collocazione strumentale e infelice. Le infelicità, da quelle parti, sono di serie. Ieri a p. 1 c’era Davide Vari – che di recente è andato da un medico psichiatra a dirgli la sua infelicità forse perché gay e poi ha strillato che quel maledetto, cattolico e clericale, lo voleva… «curare»! – fattosi arbitro: cartellino giallo a Kakà che ha osato non gradire di essere arruolato tra gli «idoli dei gay»! Ma i fuori luogo li trovi anche su fogli più illustri. Venerdì sul 'Corsera' (p. 11) anche il ministro Bersani «ammoniva» la sen. Binetti: non deve «interpellare tutte le mattine la sua coscienza, ma decidere tenendo conto della coscienza di tutti»! E lui? Decide tenendo conto anche della coscienza della Binetti? Giacché ci siamo sempre 'Corsera', venerdì (p. 48), è esagerato scrivere che «L’anima razionale mette in crisi laici e credenti» solo perché dopo 2000 anni è uscito un libro di riflessioni teologiche talora un po’ allegre, e ieri (p. 25) leggi proprio fuori luogo che il generale dei gesuiti p. Kolvenbach, dimissionario, è «il primo papa nero che non ha regnato a vita». Per lo meno il secondo: dopo p. Pedro Arrupe. Malannaggia la fretta…