Fonte: RomaSette del 28/04/2019- Pianeta Giovani
La pastorale “pop” e i leader popolari nascono dalla necessità di essere realisti: quindi, “no” ad una pastorale giovanile asettica, pura, caratterizzata da idee astratte, lontana dal mondo e preservata da ogni macchia, che ricondurrebbe il Vangelo a una proposta insipida, incomprensibile, lontana, separata dalle culture giovanili e adatta solo ad un’élite giovanile cristiana che si sente diversa, ma che in realtà galleggia in un isolamento senza vita né fecondità. E con forte ottimismo, Francesco rilancia: «Invece di soffocarli con un insieme di regole che danno del cristianesimo un’immagine riduttiva e moralistica, siamo chiamati a investire sulla loro audacia ed educarli ad assumersi le loro responsabilità.
leggi tutto