05/04/2018

Nella «salute mentale» cʼè tutto lʼuomo

Fonte: è vita del 05/04/2018, inserto di Avvenire

Articolo di Paolo Viana

Settecentomila italiani sono in cura per problemi psichiatrici. E ottocentomila sono i malati di gioco di azzardo patologico. Ed è proprio in questa trincea del dolore che la Chiesa si inoltra con il Tavolo nazionale della salute mentale, creato da padre Carmine Arice e rilanciato dal neo-direttore dell’Ufficio per la pastorale della Salute della Cei, don Massimo Angelelli. Si tratta di un think tank al quale afferiscono le competenze di 14 professori psichiatri e psicologi di riferimento nei diversi ambiti della psichiatria nazionale. L’obiettivo è propiziare la cosiddetta risposta integrata: aiutare l’evoluzione dell’assistenza psichiatrica. Il processo è verso l'umanizzazione ma, ciò che ancora disumanizza è lo stigma, come spiega Tonino Cantelmi, Tavolo nazionale della salute mentale, secondo il quale «bisogna spezzare il cerchio, e lo può fare la comunità cristiana. Anzi, le Chiese italiane fanno tantissimo, creano rete, ma occorre fare un passo avanti: che le comunità abbiano come progetto e obiettivo l’abbattimento dello stigma».

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26/03/2018

Riattivare la passione contro ogni apatia

Fonte: RomaSette del 18/03/2018 -Rubrica Pianeta giovani a cura di Tonino Cantelmi

Prendo a prestito l’incipit della rubrica “concorrente” (tratta di adolescenti!) di Alessandro D’Avenia sul Corriere della sera del 5 marzo. «Ultimo anno, cinque insufficienze nel primo trimestre. Dovrebbero preoccuparmi, ad agitarmi è invece la mancanza di passioni di mio figlio. Sembra appagato solo quando è vestito in un certo modo ed esce con gli amici. Non vuole esser bocciato, ma quando gli ho chiesto cosa vuol fare nella vita mi ha detto che non c’è niente che voglia fare, niente che lo appassioni»… Il punto, a mio parere tragico, è che noi adulti continuiamo a costruire un mondo brutto, pieno di spinte narcisistiche, autoreferenziali, distruttive e violente. E perché mai i giovani dovrebbero appassionarsi ad un mondo così brutto? Se guardiamo all’irresponsabilità della politica, con le sue promesse mirabolanti e truffaldine, o all’incapacità di tanti genitori di “vedere” i reali bisogni dei propri figli oscurati dai propri bisogni, oppure alle proposte di modelli che emergono da serie televisive altrettanto irresponsabili come “Gomorra” o “Riccanza”, autentici inni alla violenza o al danaro senza limiti, insomma se guardiamo a ciò che offriamo noi adulti, forse possiamo capire l’apatia dei nostri figli.

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23/03/2018

Le povertà come sfide

Roma, 26 marzo 2018 - Iniziativa promossa da Noi tra la gente

L'associazione "Noi tra la gente" ha promosso un Laboratorio permanente sulle povertà, tra i proponenti dell'iniziativa anche il Prof. Tonino Cantelmi. Acuni esperti si confrontano su povertà e salute, povertà educativa, povertà vitale, impoverimento e derive socio economiche, bene comune, con la finalità di rispondere in modo progettuale alle sfide della della postmodernità.

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14/03/2018

La crisi strisciante delle relazioni

Fonte: Formiche - rivista mensile gen. 2018

La rivista mensile “formiche” nel mese di gennaio nella sua sezione “idee” ha approfondito il rapporto tra mente e tecnologia, intitolando lo spazio: “l’uomo è stato tratto in rete”. Tra i contributi anche quello del prof. Cantelmi. “L'esplodere della rivoluzione digitale è come se avesse intercettato una crisi della relazione in parte già esistente. e al tempo stesso ne avesse accelerato drammaticamente lo sviluppo. Alla base della crisi della relazione interpersonale ci sono almeno tre fenomeni: l'incremento del tema narcisistico nelle società postmoderne; il fenomeno del sensation seeking, caratterizzato da una sorta di ricerca di emozioni, anche estreme; il tema dell'ambiguità, cioè la rinuncia all'identità e al ruolo in favore di una assoluta fluidità dell'identità stessa e dei ruoli” Dal contributo Cantelmi intitolato “La crisi strisciante delle relazioni”.

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08/03/2018

Campioni di social ma sempre più soli

Fonte: RomaSette del 4/03/2018 -Rubrica Pianeta giovani a cura di Tonino Cantelmi

Marco ha 15 anni ed è una webstar. Calabrese, obeso, vittima di bullismo feroce, occhi buoni ed intelligenti, Marco, mentre in macchina va al lavoro col padre, fa un video. Ad un certo punto si rivolge al padre Antonio e in modo dialettale lo esorta a fare un saluto: “Saluta, Andonio!”. Il padre si gira, muto, e non risponde, lo sguardo rimane appeso e inespressivo. Il video viene postato da Marco e diventa virale. Milioni di visualizzazioni e tanto successo. Nel giro di pochi giorni il ragazzino timido, chiuso, obeso, bullizzato e maltrattato, con un padre mutacico anche in casa e in definitiva infelice, si trasforma in una web star di successo. A 15 anni. In una intervista intensa, ammette però di essere consapevole del fatto che tutti cercano “Saluta, Andonio!”, ma non Marco, che le ragazze cercano il personaggio, non lui, che insomma è solo come prima. Si chiama “loneliness” il senso di solitudine percepita...

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07/03/2018

Nel cantiere dell'educazione

Roma, 10 marzo 2018 - Iniziativa promossa da Scuola dell’Infanzia Suore Francescane Angeline e Asilo Nido CEI

Il prof. Cantelmi parteciperà all'iniziativa promossa dalla Scuola dell’Infanzia Suore Francescane Angeline e Asilo Nido CEI, che hanno organizzato una Scuola di formazione per genitori. L’iniziativa si declina in una  serie di incontri per parlale di famiglia. L'incontro con Tonino Cantelmi si terrà il 10 marzo.

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01/03/2018

Missione giovani

Viterbo 2 marzo 2018 - Iniziativa promossa da Istituto Filosofico Teologico San Pietro

Il due e il tre marzo a Viterbo si svolgerà il convegno “Missione Giovani - dal discernimento ad una nuova azione pastorale”. Il 2 marzo aprirà il convegno il Prof. Tonino Cantelmi con un intervento dal titolo "I nativi digitali. Tra social e nuove solitudini".

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22/02/2018

Web senza regole perfino a tavola

Fonte: RomaSette -Rubrica a cura di Tonino Cantelmi del 18/02/2018

Internet ci rende stupidi? Così sostiene un famoso libro di Nicholas Carr, che, dati alla mano, dimostra come la tecnologia della distrazione, della velocità e della superficialità, cioè la rivoluzione digitale, generi uno sviluppo del sistema cervello– mente caratterizzato da scarsa profondità del pensiero. Si può parlare di autisco teconologico?

 

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